Uomini In-Visibili, presentato il testo di Carmelo Dambone a Vizzini con i Bellamorea

Vizzini – Successo di pubblico per la presentazione del libro “Uomini In-visibili. La sfida del Mediterraneo centrale tra trafficanti, migranti e soccorritori” lo scorso 25 agosto a Vizzini nei locali dell’Aula Consiliare del Comune. Presente l’autore del libro Carmelo Dambone che, accompagnato da una rappresentanza di giovani beneficiari del SAI di Vizzini gestito da IRIDE e dal gruppo musicale Bellamorea dei fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, ha letto alcuni passaggi del testo interagendo con i presenti. L’autore, psicologo, psicoterapeuta, Presidente S.I.P.C.F. e docente universitario presso lo IULM di MIlano racconta a due mani con Ludovica Monteleone del viaggio intrapreso da uomini che, una volta giunti in Italia, sono degli “invisibili” in attesa di essere riconosciuti. Il soccorso in mare di migranti e rifugiati è diventato uno dei temi più caldi del dibattito nazionale e internazionale che in questi anni ha coinvolto istituzioni, rappresentanti politici e della società civile, i quali si sono trovati a ricoprire posizioni nettamente contrastanti nella definizione di modalità di intervento risolutive. L’UNHCR ha contato almeno cento milioni di persone in movimento nel contesto delle migrazioni forzate, che l’European Migration Network definisce come «movimenti migratori caratterizzati da elementi di coercizione derivati da calamità naturali o da cause umane, comprese le minacce alla vita e al sostentamento». Le rotte di mare hanno attirato dunque l’attenzione per via della loro peculiarità e delle difficoltà riscontrate nel riuscire a garantirne una gestione e un controllo efficaci. A seconda dei casi, la narrazione ha inquadrato le ONG come “angeli del mare”, come “taxi del mare” o come fattore di attrazione delle migrazioni, rendendo difficoltoso fare chiarezza su quale sia stato e quale sia realmente il ruolo e il contributo delle organizzazioni non governative alla gestione dei flussi migratori. La trasposizione mediatica degli eventi e la strumentalizzazione dei fatti hanno stimolato nell’opinione pubblica la nascita di sentimenti di ostilità e chiusura nei riguardi delle organizzazioni umanitarie operative in mare, non solo a causa della carenza di un sistema di ricezione e accoglienza efficiente sul territorio ma anche della mancanza di una comunicazione coerente e consapevole su quegli argomenti. L’auspicio dell’autore, nel testo edito da Franco Angeli è che in futuro, anche attraverso il corretto uso della comunicazione – arma tanto forte quanto pericolosa – si possano porre le basi per la costruzione di una società più inclusiva e solidale, capace di trarre il meglio anche dalle avversità. In ordine i saluti del primo cittadino di Vizzini Salvatore Ferraro, Nunzio Drago, Segretario Generale della CGIL di Caltagirone, l’Assessore alla pubblica istruzione Fabiola Di Benedetto.Gli interventi hanno visto la partecipazione dei giovani migranti N.Abdulah e D.Awarah, del mediatore culturale Maria Gabriella Addamo, di Sandro Pagarla, Segretario Generale FILCAMS CGIL Sicilia, di Giuseppe Peri, Responsabile Nazionale del Progetto SHUBH e del Segretario della CGIL Sicilia Francesco Lucchesi.

I lavori sono stati coordinati dal Segretario Generale della FILCAMS CGIL di Caltagirone.

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