Categoria: Accoglienza ed Integrazione

Il SAI di Vittoria protagonista al Quirinale con il coro di Sofia Gentile

Roma – Il Sai di Vittoria protagonista nel progetto messo in campo da Sofia Gentile, Alfiere della Repubblica Italiana 2024. Sofia con il progetto “Noi posso” ha saputo veicolare attraverso la musica l’importanza della cultura della legalità creando un coro con alcuni dei beneficiari del progetto SAI Donne di Vittoria gestito da Iride. Il canto all’unisono delle voci del suo coro, che Sofia definisce un vero e proprio progetto educativo fatto di relazioni, è diventato strumento di grande coesione sociale.

Sono storie cariche di amore, senso civico e forte senso di solidarietà quelle dei 29 giovanissimi alfieri della Repubblica che saranno premiati il prossimo 13 maggio al Quirinale. Tra di loro c’è anche la ragusana Sofia Gentile: la 19enne ha contribuito alla creazione del progetto “Noi posso”, con cui, attraverso la musica si mira a superare i comportamenti di sopraffazione che non rendono possibile la convivenza civile. Il progetto è rivolto alla creazione di un coro di bambini che appartengono a realtà socio-economiche difficili e altri piccoli che frequentano l’oratorio del quartiere. Il canto, in tal modo diventa un strumento per permettere la coesione sociale.

Gli altri 28 Alfieri sono Giulia Andreasi, classe 2005, romana, che ha trasformato il suo amore per la tecnologia e le scienze in progetti utili al prossimo.

Selim Ayach, classe 2007, di Gatteo, che ha salvato la vita di una signora anziana praticando manovre di rianimazione e il suo desiderio di salvare altre vite lo ha portato a diventare volontario della Croce Rossa.

Caterina Contento, classe 2005, leccese, è stata premiata per il suo impegno come volontaria a tutela dell’ambiente; attraverso le sue ricerche ha puntato a sensibilizzare tanti coetanei sullo sviluppo sostenibile.

Abderrahim Ben Rhouma, classe 2010 e residente a Cesena è stato premiato per il suo impegno e il suo senso di solidarietà a seguito dell’alluvione dell’Emilia Romagna prestando soccorso agli abitanti che lo avevano accolto fin dal suo arrivo in Italia.

Emanuele Nicola Affaticati, classe 2008, residente in provincia di Piacenza, ha sventato il piano di un uomo intenzionato a uccidere la sua ex.

Guido Betti, nato nel 2005, vive a Ravenna e il suo interesse per l’energia, nonché la sua forte visione innovativa, gli hanno permesso di creare una piattaforma informatica per individuare 6 mila volontari che si sono organizzati, dando aiuto, durante l’alluvione dell’Emilia Romagna.

Marta Camerlo, classe 2009, torinese, è stata premiata per il suo impegno di volontaria: da piccola è stata colpita da una malattia e il suo impegno come volontaria testimonia il fatto che la sofferenza possa in grado di trasformarsi in impegno verso la vita.

Francesco Colasanti, classe 2005, residente a Pofi, appassionato del proprio territorio, ha unito il suo impegno di volontariato per la promozione culturale e la sua passione per la tecnologia creando delle riproduzioni in 3d per persone ipovedenti usando dei materiali a basso impatto ambientale.

Il crotonese Giovanni Prestinice, classe 2010, è stato scelto per il suo impegno da volontario nella difesa dei diritti dei migranti; mentre, Giulia Di Cariano, classe 2006, per la sua passione per la scrittura che mette al servizio dei grandi temi sociali.

Valeria Frasca, classe 2006, è stata premiata per la solidarietà e l’impegno dimostrato dopo l’alluvione che ha colpito la sua città, Forlì; mentre Letizia Galletti, classe 2004, è stata insignita del titolo per aver portato sollievo con la propria musica agli abitanti dell’Emilia Romagna.

Elisa Palombo, classe 2010, residente in provincia di Brindisi, ha ridato voce, attraverso la sua penna, a una vittima di Mafia; mentre Filippo Mutta, classe 2006, vicentino, ha realizzato un sistema operativo che offre difesa dagli attacchi informatici mettendolo a disposizione di tutti.

Classe 2015, Sebastiano Guazzeroni, ha salvato la vita del padre, durante una passeggiata nei boschi, impedendo una tragedia; la giovanissima Irene Marabini, classe 2014, che vive in provincia di Ancona, è stata premiata per il suo spirito di accoglienza con cui ha aiutato un coetaneo ucraino in fuga dalla guerra.

Nata nel 2010 e residente a Parma, Nicole Minardi si è distinta per il modo in cui affronta la sindrome Pan- Pandas, ancora poco nota, e per il suo impegno volto a far riconoscere la patologia tra le malattie rare.

Ginevra Minetti, classe 2007, residente in provincia di Prato, è stata premiata per il suo impegno da volontaria: durante l’alluvione, si è dedicata alla ricerca di alcune persone disperse e all’accoglienza degli sfollati.

Adele Ricci, classe 2011, residente in provincia della Spezia, si è distinta per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno in difficoltà; mentre Fatima Sadkaouoi, classe 2009 e residente in provincia di Vicenza, è stata scelta per il suo supporto dato a un compagno di classe senegalese permettendone l’integrazione, grazie alla sua attività di mediatrice culturale.

Matteo Ridolfi, classe 2010, veronese, ha salvato un uomo eseguendo il massaggio cardiaco; Lorenzo Sassaro, classe 2006, vicentino, ha scoperto una nuova stella.

Di seguito il video di Rai News che ha dedicato uno spazio in video collegamento per la prestigiosa onorificenza ricevuta.

https://www.quirinale.it/elementi/110976

A Vittoria la manifestazione multiculturale “Raccordi”

Vittoria – Anche la cooperativa sociale Iride partecipa alla rassegna “Raccordi”, una manifestazione di quindici giorni, dal 10 al 26 maggio, interamente dedicata ad eventi dibattiti e incontri multiculturali, un luogo dove la cultura diventa il linguaggio universale che unisce persone di diversi background, origini e storie.
Questo luogo esiste e si chiama Raccordi, giunta già alla seconda edizione con tre appuntamenti, parte integrante di Scenica, il festival multidisciplinare che dal 2018 anima nel mese di maggio la città di Vittoria, già riconosciuto per il suo valore dal Ministero della Cultura.
Nella sua seconda edizione del 2024, Raccordi si afferma come una celebrazione vibrante dell’inclusione sociale e della diversità: con due concerti e uno spettacolo che unisce numerose arti sceniche tra le quali circo, danza e teatro.
Raccordi è dialogo aperto: offre eventi gratuiti che superano barriere linguistiche e culturali, invitando tutti i cittadini a riflettere su come costruire una comunità più unita e accogliente.
In un mondo in cui le questioni di integrazione sono sempre più centrali, Raccordi si rivela non solo come un evento culturale di spicco, ma come un’esperienza trasformativa che promuove la solidarietà e il rispetto reciproco. Un’occasione unica per celebrare la diversità come ricchezza. L’intero evento è stato possibile grazie al sostegno del Sistema di accoglienza e integrazione del Ministero dell’Interno.

A Belpasso la Pasqua è Easter chick

Belpasso – Il progetto ideato dalle educatrici del SAI di Belpasso e indirizzato ai minori beneficiari del SAI porta quest’anno il nome “ Easter chick”.

È stato fornito del materiale (storie , video , illustrazioni ) utili a far comprendere ai piccoli la festività Pasquale come simbolo di “Rinascita” così come accade ogni anno alla natura in primavera .
Con Lo scopo di potenziare lo spirito di amicizia, amore e di collaborazione per stimolare un percorso di educazione alla pace .
Successivamente sono stati realizzati dei lavoretti mediante l‘attività manuale con simboli pasquali . Tutto ciò è stato fondamentale per i piccoli minori perché hanno potuto rafforzare la propria autonomia nel collaborare per la realizzazione di un progetto comune .

Buona Pasqua con i Lions a Vizzini

RASSEGNA STAMPA

Articolo a cura di Maria Stella Ferraro

Vizzini – “Uova di Pasqua per bambini in difficoltà. Con un piccolo e semplice gesto abbiamo voluto donare un sorriso a chi è meno fortunato qui, nella nostra comunità locale, e nel mondo”. Così il presidente del Lions club Catania Val Dirillo, Mariella Amoroso, ha commentato il dono di uova di Pasqua della LCIF (Fondazione Lions Clubs International) e dell’AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) agli ospiti della cooperativa sociale Iride, progetto SAI (Servizi Accoglienza Integrazione).

Mariella Amoroso, presidente Lions club Catania Val Dirillo, e le socie Maria Stella Ferraro, Anna Garretto e Maddalena Vincenzino consegnano le uova di Pasqua alla cooperativa Iride

L’iniziativa del Lions club Catania Val Dirillo per i bambini ospiti della cooperativa Iride a Vizzini, che si dedica all’integrazione sociale e alla protezione delle categorie vulnerabili, rappresenta un gesto di solidarietà e supporto alla comunità locale e sottolinea l’impegno del club nel promuovere valori di inclusione e bene comune anche in collaborazione con altre associazioni. La scelta di donare le uova di Pasqua della LCIF è un gesto semplice e concreto, attraverso il contributo a favore della Fondazione Lions Clubs International, per sostenere le comunità in difficoltà in tutto il mondo.

Il SAI Donne di Vittoria promuove un incontro sui disturbi alimentari

Vittoria – Nel pomeriggio di giovedì 21 Marzo la Cooperativa Iride con il progetto IRIDE Vittoria SPRAR DONNE ha organizzato un evento di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare dal titolo “Incontriamoci”.
Le beneficiarie hanno partecipato con attenzione alle attività realizzate in occasione della giornata internazionale del fiocchetto Lilla e interessanti sono stati gli interventi da parte degli esperti del settore psico-educativo, medico e nutrizionale.

Infine, ha particolarmente coinvolto gli ospiti presenti una toccante testimonianza di chi ha vissuto in prima persona disturbi relativi alle abitudini alimentari.
Una patologia psichica grave, della quale si può morire, per questo è necessario parlarne e promuovere la necessità di un sostegno specializzato.

“Ritagli Migranti” presentato agli studenti delle superiori

Caltagirone – In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, il Comune di Caltagirone, ente titolare dei progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) minori stranieri non accompagnati e adulti, in sinergia con gli enti gestori delle comunità di accoglienza SAI di Caltagirone, ha promosso alcune iniziative per sensibilizzare la cittadinanza, e in particolare i giovani studenti degli Istituti superiori, a prevenire e contrastare atteggiamenti razzisti e a diffondere la cultura della diversità intesa come risorsa, al fine di accrescere una coscienza non discriminatoria, ma inclusiva.

Si inquadra in quest’ottica l’incontro tenutosi nell’aula magna dell’Istituto Cucuzza-Euclide, che ha visto coinvolti gli studenti dell’Istituto Cucuzza-Euclide e dell’Istituto Secusio, i quali hanno avuto l’occasione di ascoltare alcune testimonianze (anche su episodi di discriminazione sofferti sulla propria pelle) di ospiti delle strutture di accoglienza della città, SAI minori, SAI adulti e nuclei familiari ed anche del CAS per minori.

È stata anche l’occasione per presentare una raccolta di storie di vita, “Ritagli Migranti”, realizzata dalla nostra cooperativa sociale Iride in collaborazione con gli ospiti accolti negli ultimi anni e le insegnanti di lingua italiana L2 per stranieri. Una copia del libricino è stata consegnata a ciascuna classe affinchè possa essere oggetto di riflessione e confronto tra gli studenti. Sono poi intervenuti i responsabili di due associazioni, Terre Des Hommes e Medici per i Diritti Umani – MEDU, i quali hanno portato la loro esperienza sul tema, essendo a diretto contatto dei centri di accoglienza della Sicilia e delle situazioni di necessità in campo sanitario. Gli studenti sono stati particolarmente coinvolti dalle testimonianze dei presenti e sono intervenuti ponendo numerose domande e facendo delle significative riflessioni.

Al termine è stata illustrata la mostra di disegni realizzati nelle comunità sul tema delle discriminazioni razziali; alcuni di questi disegni sono stati stampati come delle cartoline, onsegnate a ciascun alunno, perchè vi annoti delle considerazioni, dei messaggi che verranno poi riconsegnati agli ospiti delle comunità SAI nelle prossime settimane. Sarà, questa, un’ ulteriore occasione di incontro in piccoli gruppi nelle classi degli istituti coinvolti.

L’assessore al Welfare Patrizia Alario ha concluso l’incontro, spronando i giovani italiani e stranieri a porsi degli obiettivi da raggiungere e a mettere tanto entusiasmo nel realizzarli, ma anche a puntare in alto, mettendo a fuoco i propri sogni e impegnandosi a concretizzarli.

Femminilizzazione dei flussi migratori, un convegno a Bronte con le nostre testimonianze

Bronte – Il fenomeno della femminilizzazione dei flussi migratori è stato il tema del convegno realizzato nel giorno della Festa della Donna dalla Dirigente Maria Gabriella Spitaleri con la partecipazione del SAI di Bronte e rivolto agli studenti dell’Istituto Superiore “Ven. Ignazio Capizzi” di Bronte. Il tema è attualmente al centro di numerosi studi, che si concentrano su meccanismi e dinamiche, che vedono sempre più preponderante la presenza femminile nel proseguire delle ondate migratorie, soprattutto di questi ultimi anni.

Nello specifico, si è cercato di comprendere le scelte di certi percorsi favoriti dalle donne, i vari tipi di migrazione al femminile, le implicazioni sociali, economiche e psicologiche del migrare essendo donna e si cerca anche di capire quali siano le relazioni che si instaurano tra donne italiane e donne immigrate, nonché quelle che queste ultime mantengono con il proprio Paese d’origine.

Gli studi concentrano le loro analisi anche su altri aspetti, che entrano in gioco in questa migrazione ovvero le tensioni che si instaurano tra approcci di genere e multiculturali, quando si tratta di realizzare una tutela giuridica per le donne da forme di violenza, sfruttamento e discriminazione.

A tal proposito, la legislazione e le politiche italiane spesso non hanno risposto efficacemente a livello giuridico, trascurando la dimensione di genere dei flussi migratori, anche se qualcosa si sta muovendo, come una nuova sensibilità a proposito della tutela da forme di violenza, di sfruttamento e di discriminazione multipla. Un sincero ringraziamento da parte della nostra cooperativa va alla Dirigente della scuola per aver voluto affrontare con passione e impegno un tema così rilevante in occasione della Giornata Internazionale delle Donne.

Grazie soprattutto per aver dato l’opportunità alle beneficiarie del SAI di Bronte di testimoniare, attraverso le loro storie personali, il coraggio, la determinazione, la paura e la speranza delle donne migranti.
Noi di Iride continuiamo a promuovere l’inclusione, l’empatia e il rispetto reciproco, lavorando insieme per un mondo più giusto e equo. La vostra dedizione e sensibilità hanno reso questo dialogo significativo e riflessivo.

Ramadan 2024, inizia il mese sacro dei musulmani. A Caltagirone la “stanza della preghiera”

Caltagirone – Una camera di preghiera nei territori in cui non ci sono moschee. L’idea viene dagli operatori della struttura per Minori stranieri non accompagnati di Caltagirone che, con la collaborazione dei nostri ospiti, ha ideato un piccolo rifugio per pregare e fare meditazione. Il Ramadan, il nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano in cui gli aderenti alla religione islamica praticano il digiuno (Sawm) dall’alba al tramonto  quest’anno è cominciato la sera del 10 marzo 2024, in base all’avvistamento della prima falce della luna crescente, e terminerà il 9 aprile 2024 con la festa di Eid Al Fitr, la festa dell’interruzione, che segnerà l’inizio del nuovo mese lunare e la fine dei rituali prescritti. A celebrarlo saranno 2 miliardi di fedeli nel mondo, 1,5 milioni in Italia.

Il mese sacro del Ramadan è considerato da tutti i musulmani un momento di riflessione. I beneficiari della comunità hanno dunque creato la “stanza della preghiera”. L’ideazione e la realizzazione  della camera ha visto coinvolti i nostri ragazzi con impegno ed entusiasmo: un modo per portare un pezzettino delle loro case nella nostra comunità casa che quotidianamente li sostiene nel percorso di inserimento territoriale.

I nostri ragazzi di Caltagirone in visita al Parlamento Europeo per discutere di diritti

Bruxelles – Migranti ospiti delle comunità di Caltagirone per due giorni a Bruxelles, parte di un movimento europeo di giovani che lavora per l’inclusione.
E’ l’esperienza che alcuni giovani bengalesi neo maggiorenni, ospiti del progetto Sai (Sistema accoglienza integrazione) Msna (Minori stranieri non accompagnati) di Caltagirone della cooperativa IRIDE, accompagnati da educatori e referenti delle comunità d’accoglienza, stanno vivendo martedì 5 e mercoledì 6 marzo, al Parlamento europeo, a Bruxelles, partecipando all’iniziativa del Comitato 3 Ottobre: “A Europe of rights – Youth Advocacy workshop: L’impatto sui diritti umani delle politiche migratorie dell’Ue”. Nato all’indomani del naufragio del 3 ottobre 2013 al largo delle coste di Lampedusa, in cui persero la vita 368 migranti (uno di loro è sepolto nel cimitero di Caltagirone), il Comitato 3 ottobre vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’accoglienza.

A Bruxelles, il gruppo proveniente da Caltagirone, insieme ad altri ospiti delle comunità d’accoglienza, farà parte di una delegazione formata da oltre 300 studenti da tutta Europa, che presenteranno alle istituzioni europee le proprie considerazioni e proposte sul fenomeno delle migrazioni e una riflessione sui diritti umani e universali. In programma pure un flashmob per ricordare tutte le vittime del Mediterraneo e il loro diritto a essere identificate. Oggi gli stranieri ospiti delle diverse strutture a Caltagirone sono 300: 67 minorenni (compresi 22 neomaggiorenni) coi progetti Sai; 25 nell’ambito di progetti con la Prefettura e 24 nei Cas (Centri accoglienza straordinaria). A loro si aggiungono 180 fra adulti e appartenenti a famiglie nei progetti Sai.

“Un’accoglienza diffusa – dichiara l’assessora alle Politiche sociali Patrizia Alario – con cui si punta a promuovere un’inclusione reale. Giorno dopo giorno Caltagirone dimostra di essere una comunità sensibile, nella quale le diverse attività, da quelle con le scuole, ai tirocini nelle aziende, contribuiscono ad abbattere le barriere e a creare una società ospitale e multiculturale”.

Rassegna stampa: Vivere Catania

Circle Time e telefono senza fili nelle nostre strutture, un modo per riflettere conoscendosi

Grammichele – Promuovere la socializzazione, l’inclusione e la conoscenza  dell’altro attraverso il gruppo in cerchio. Sono le dinamiche  utilizzate nelle nostre strutture per facilitare le relazioni tra operatori, educatori e beneficiari. A volte, ci dimentichiamo di essere persone “fortunate” semplicemente perché non facciamo caso alle piccole grandi fortune con cui abbiamo a che fare ogni giorno. Ci lamentiamo, ma abbiamo la salute, una casa , cibo sulla tavola, vestiti puliti da indossare e delle persone su cui contare. Con lo scopo di riflettere su questo e dare valore alle cose nasce il circle time con i beneficiari del SAI di Grammichele: “Sono fortunato perché…”.Tanti i messaggi che hanno fatto riflettere il gruppo durante la sessione in struttura: un modo per approfondire la lingua attraverso la condivisione delle emozioni.

Licodia Eubea – L’arrivo di nuove ospiti straniere, ha spinto invece il SAI di Licodia Eubea a promuovere attività di conoscenza e supporto, nella ferma convinzione che il processo di socializzazione e di integrazione parta da qui!
La storia personale di ciascuno di noi si intreccia con le vita degli altri, come una rete. Ogni incontro è una scoperta ed aggiunge nuovi ricordi nella propria strada.
L’importanza della comunicazione, attraverso il gioco del telefono senza fili, ha dimostrato quanto sia importante eliminare le barriere linguistiche e favorire l’atteggiamento sincero. Uno sforzo linguistico premiato da un momento di gioco e socializzazione.
Dal protocollo d’intesa con l’associazione licodiese “Cultura & progresso”, ieri pomeriggio primo incontro presso l’istituto Rocco Chinnici di Nicolosi, per il laboratorio di “cucina e scambio di ricette etniche”, un modo per coinvolgere i nostri ospiti nella preparazione di pasti multietnici preparandoli anche a un nuovo mestiere.

 

IRIDE è una cooperativa sociale che si propone l’obiettivo di “perseguire l’interesse generale della collettività alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini” attraverso la gestione ed erogazione di servizi.

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